IL REGISTRO DI PRIMA NOTA CONTIENE TUTTI GLI INCASSI E TUTTI I PAGAMENTI.
GLI INCASSI VANNO SISTEMATI NELLA COLONNA ENTRATE DI CASSA O DI BANCA, MENTRE I PAGAMENTI NELLA COLONNA USCITE DI CASSA O DI BANCA.
IL REGISTRO DI PRIMA NOTA CONTIENE TUTTI GLI INCASSI E TUTTI I PAGAMENTI.
GLI INCASSI VANNO SISTEMATI NELLA COLONNA ENTRATE DI CASSA O DI BANCA, MENTRE I PAGAMENTI NELLA COLONNA USCITE DI CASSA O DI BANCA.
La cambiale è un titolo di credito all’ordine, ossia trasferibile mediante “girata”. La girata deve essere incondizionata e deve riguardare l’intero importo; è nulla la girata parziale, cioè limitata a una parte dell’importo indicato sulla cambiale stessa.
La girata è l’atto con cui una cambiale e tutti i diritti a essa inerenti vengono trasferiti da un soggetto ad un altro. Il soggetto che esegue la girata è detto girante, mentre quello che riceve la cambiale per effetto della girata è detto giratario.
[Leggi di più…] infoLa GirataIl possessore di una cambiale deve presentarla per la riscossione nel giorno in cui essa è pagabile o in uno dei due giorni feriali successivi.
Quando una cambiale ha la scadenza a vista, la presentazione della cambiale al debitore costituisce la richiesta di pagamento della stessa e deve essere effettuata entro un anno dall’emissione.
[Leggi di più…] infoIl Pagamento delle CambialiObiettivi di apprendimento:
Riconoscere la situazione e stabilire la formula opportuna
Saper applicare la procedura di calcolo percentuale sopra cento
Prerequisiti:
Calcolo proporzionale e percentuale
Conoscenza delle relazioni esistenti fra le principali grandezze utilizzate nella pratica commerciale quotidiana
ATTIVITA’ DI PRE-LETTURA
Attività di brainstorming: l’insegnante pone agli studenti alcune domande-stimolo per suscitarne l’interesse e far
emergere le conoscenze pregresse, come per esempio:
Primo approccio alla compilazione dei due principali prospetti del bilancio. In questa fase non si passa per il libro giornale ma, comunque, si individuano i valori finanziari e quelli economici. Per la compilazione di SP e SE si introducono i principali criteri di valutazione. Riferimento alla maggiorparte delle operazioni di assestamento.
Scarica le esercitazioni n. 01 – 02 – 03 – 04 – 05 – 06
Tipo: Esercitazione
Autore: Salvatore Nucci
Formato: pdf
Classe: III
Anno scolastico:2015 – 2016
Caso 3. I costi di vendita gravano sull’impresa acquirente (vendite effettuate alla clausola franco partenza), ma l’impresa venditrice li sostiene direttamente; li addebita perciò in fattura al compratore in modo forfetario, senza documentarli. Detti costi entrano a far parte della base imponibile e sono gravati dall’IVA calcolata alla stessa aliquota delle merci. EsempioIl 23-07 è stata emessa la fattura immediata n. 123 sulla ditta Savona Giorgio per vendita di merce per € 5.000+IVA ord., costi di trasporto addebitati forfetariamente al cliente € 50.La merce, venduta alla clausola franco partenza, è stata consegnata a cura dell’impresa fornitrice presso il magazzino dell’acquirente.
Fattura inviata al cliente Savona | L’IVA si calcola sull’importo della merce aumentato dei costi di trasporto non documentati. I costi di trasporto non documentati vengono registrati nel conto economico acceso ai ricavi d’esercizio Rimborsi costi di vendita. | ||||||||
Merci | 5.000,00 | ||||||||
Rimborso spese trasporto | 50,00 | ||||||||
Imponibile | 5.050,00 | ||||||||
IVA 20% | 1.010,00 | ||||||||
Totale fattura | 6.060,00 |
Vediamo la registrazione in P.D.
Data | Conti movimentati | Dare | Avere |
Crediti v/clienti (Savona) | 6.060,00 | ||
23/07/20.. | Iva ns debito | 1.010,00 | |
Rimborso spese trasporto (rimborsi costi di vendita) | 50,00 | ||
Merci c/vendite | 5.000,00 |
Il riparto semplice diretto consiste nello scomporre una certa somma fra più partecipanti in proporzione diretta ad un solo gruppo di grandezze.
Supponiamo che una somma (S) si debba ripartire fra alcune persone in quote (x, y, z,…..) direttamente proporzionali a determinate grandezze conosciute (a, b, c,….). Il riparto si effettua impostando e risolvendo alcune proporzioni.
Abbiamo i seguenti rapporti:
x : a = x : b = x : c = …….
Per una proprietà delle proporzioni, la somma degli antecedenti sta alla somma dei conseguenti come ogni antecedente sta al proprio conseguente; applicando tale proprietà otteniamo:
(x + y + z + …..) : (a + b + c + …..) = x : a
(x + y + z + …..) : (a + b + c + …..) = x : b
(x + y + z + …..) : (a + b + c + …..) = x : c
Il ciclo di ritorno del capitale o ciclo monetario ha inizio con l’uscita di mezzi monetari conseguenti al regolamento dell’acquisto di uno o più fattori produttivi e termina con l’entrata di mezzi monetari conseguenti al regolamento della vendita di beni o di servizi.
La durata del ciclo monetario è influenzata in particolare:
– dalla dilazione media di pagamento ottenuta dai fornitori;
– dalla giacenza media delle materie prime in magazzino;
– dalla durata del ciclo tecnico;
– dalla giacenza media dei prodotti finiti in magazzino;
– dalla dilazione media di pagamento concessa ai clienti.
A parità di ogni altra condizione, quanto più breve è la durata del ciclo monetario tanto minore è l’importo dei finanziamenti necessari al sostegno dell’attività di gestione; viceversa, tanto più lunga è la durata del ciclo monetario tanto maggiore è l’esigenza di disporre di notevoli finanziamenti.
Per struttura finanziaria si intende la composizione, ossia il “peso”, delle singole fonti di finanziamento che costituiscono le passività e il patrimonio netto.
Dopo aver quantificato il fabbisogno finanziario netto è indispensabile scegliere le fonti di finanziamento necessarie alla sua copertura.
L’impresa deve realizzare opportune strategie finanziarie destinate ad aumentare il valore economico del suo capitale e, attraverso la gestione finanziaria, deve riuscire ad ottimizzare la propria struttura finanziaria.
In questa esemplificazione pratica vediamo come, partendo dal conto economico civilistico, calcoliamo il “valore aggiunto globale lordo” e lo distribuiamo tra gli stakeholder.
L’esercitazione si articola in più passaggi:
Chi gestisce la contabilità di un’impresa lo fa perché alla fine di ogni anno di gestione ha bisogno di conoscere due cose fondamentali relative alla sua impresa: a) quanto vale l’impresa; b) se alla fine di un anno di attività c’è un utile o una perdita. Per trovare una risposta alla prima domanda il nostro bravo contabile deve calcolare quanto denaro c’è in cassa, quanto c’è in banca, se ci sono degli assegni da incassare, quanto valgono i beni posseduti come fabbricati, merci in magazzino, automezzi, mobili, quanti sono i crediti da riscuotere cioè fatture e cambiali, ecc..
[Leggi di più…] infoDispensa di Contabilità generalePer quanto riguarda gli imballaggi possiamo cosi schematizzare:
L’avviamento è la maggiore capacità di produrre utile di un’azienda già funzionante rispetto ad una di nuova costituzione.
È rappresentato dal maggior valore che viene attribuito ad un’azienda rispetto alla somma algebrica di tutte le singole attività e passività che compongono il patrimonio.
[Leggi di più…] infoCos’è l’AvviamentoIl costo del venduto si calcola nel seguente modo:
Costo delle esistenze iniziali | euro 160.000 |
+ Costo delle merci acquistate | euro 716.500 |
– Costo delle rimanenze finali | euro 170.000 |
= Costo del venduto | euro 706.500 |
Propongo alcune esercitazioni svolte di autori diversi:
1 – il caso “Midory spa” impresa industriale di medie dimensioni (a cura di S. Rascioni, casa editrice Tramontana);
2 – esercitazione Gamma con riclassificazione bilancio, calcolo indici e commento (a cura del prof. S. Madonna, Univ. Ferrara);
3 – esercitazione finale con riclassificazione bilancio, calcolo indici e commento (a cura del prof. S. Madonna, Univ. Ferrara);
4 – esercitazione Beta con riclassificazione bilancio, calcolo indici e commento (a cura del prof. S. Madonna, Univ. Ferrara).Tipo: Esercitazione
Autore: AA.VV.
Formato: doc
Classe: V
Anno scolastico:2010-2011
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