In questo modulo analizzeremo i principali aspetti
giuridici, tecnici e fiscali relativi all’acquisizione,
all’utilizzo e alla dismissione dei beni strumentali.
Il modulo è diviso nei seguenti capitoli:
modalità di acquisizione dei beni strumentali;
utilizzo dei bei strumentali;
dismissione dei beni strumentali.
L’apporto di beni strumentali rappresenta un conferimento in natura che l’imprenditore o i soci possono
effettuare in sede di costituzione dell’azienda o in fasi successive della gestione.
Esempio di apporto di beni strumentali nella costituzione di una ditta individuale
Il giorno 23 maggio viene costituita la ditta individuale del signor Marongiu col conferimento di un automezzo
valutato 6.000,00 euro
Vediamo la rilevazione sul libro giornale
Con l’acquisto l’impresa si procura i beni strumentali necessari allo svolgimento dell’attività aziendale
acquisendoli a titolo oneroso da economie esterne.
L’acquisto comporta il ricevimento di una fattura emessa dal fornitore del bene da cui risultano il costo
pluriennale, l’IVA a credito ed eventuali costi accessori (trasporto, installazione e collaudo, spese notarili, ecc.).
I costi accessori devono essere patrimonializzati, in altre parole il loro ammontare deve essere portato a
incremento del costo pluriennale, perché vengono sostenuti per consentire l’utilizzazione economica del bene.
Esempio di acquisto di beni strumentali.
In data 12 marzo riceviamo la fattura d’acquisto delle attrezzature d’ufficio per € 3.000 + Iva 20% in fattura
risultano addebitate forfetariamente spese di installazione della suddetta attrezzatura per € 150.
La fattura viene pagata il 20 marzo con bonifico bancario.
Lascia un commento