• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Economia Aziendale

  • Home
  • Economia
  • Banche
  • Contatti

Valore Aggiunto

Maggio 12, 2020 Lascia un commento

In questa esemplificazione pratica vediamo come, partendo dal conto economico civilistico, calcoliamo il “valore aggiunto globale lordo” e lo distribuiamo tra gli stakeholder.

L’esercitazione si articola in più passaggi:

  1. presentazione conto economico civilistico;
  2. rielaborazione del C.E. (dalla configurazione “a ricavi e costi della produzione” a quella “a valore della produzione e valore aggiunto”;
  3. produzione del valore aggiunto e distribuzione del valore aggiunto tra gli stakeholders.

L’esercitazione si chiude con un breve commento sulla destinazione del valore aggiunto globale lordo.

Primo passaggio: presentazione conto economico civilistico.

Il conto economico in forma sintetica della “Nostra azienda industriale” spa, redatto al termine dell’esercizio n, si presenta come segue:

Conto economico dell’esercizio n (art. 2425 c.c.)

A) Valore della produzione 
ricavi delle vendite e delle prestazioni60.000
variazioni rimanenze di prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti1.500
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni500
Altri ricavi e proventi (comprende fitti attivi 90)100
Totale (A)62.100
  
B) Costi della produzione 
per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci30.000
per servizi3.500
per godimento di beni di terzi1.000
per il personale15.000
ammortamenti e svalutazioni 
ammortamento delle immob. immateriali350
ammortamento delle immob. materiali4.600
svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante20
variazioni delle rimanenze di materie prime– 500
accantonamenti per rischi3
oneri diversi di gestione (contributo al WWF)27
Totale (B)54.000
  
Differenza tra valore e costi della prod. (A-B)8.100
  
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI-600
  
E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI2.000
  
Risultato prima delle imposte (A-B+/-C+/-D+/-E)9.500
Imposte sul reddito dell’esercizio-4.500
Utile dell’ esercizio5.000

Secondo passaggio: rielaborazione del C.E. (dalla configurazione “a ricavi e costi della produzione” a quella “a valore della produzione e valore aggiunto”.

Conto economico a valore aggiunto

Ricavi netti di vendita60.000
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni500
variazioni rimanenze di prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti1.500
Altri ricavi e proventi10
Valore della produzione62.010
  
per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci30.000
variazioni delle rimanenze di materie prime-500
per servizi e per godimento di beni di terzi4.500
oneri diversi di gestione—
  
Valore aggiunto28.010
costi per il personale15.000
  
Margine operativo lordo13.010
ammortamenti4.950
svalutazione crediti20
accantonamenti i fondi rischi e oneri3
  
Reddito operativo8.037
risultato della gestione finanziaria-600
risultato della gestione accessoria63
  
Risultato della gestione ordinaria7.500
risultato della gestione straordinaria2.000
  
Reddito al lordo di imposte9.500
imposte dell’esercizio-4.500
  
Utile dell’esercizio5.000

Il risultato della gestione accessoria è stato cosi calcolato = fitti attivi – contributo al WWF = 90 – 27 = 63Terzo passaggio: produzione del valore aggiunto e distribuzione del valore aggiunto tra gli stakeholder.

Produzione del valore aggiunto

Valore della produzione62.010
  
Costo per acquisto materie30.000
Variazione rimanenze materie-500
Costi per servizi e godimento beni terzi4.500
Oneri diversi di gestione—
  
Valore aggiunto28.010
  
Proventi della gestione accessoria100
Risultato gestione straordinaria2.000
  
Valore aggiunto globale lordo30.100

Prima di procedere con la distribuzione del valore aggiunto lordo, presentiamo uno schema che correla le remunerazioni con gli stakeholder (fonte: Astolfi, Barale, Ricci – Entriamo in azienda 3, ed Tramontana):

RemunerazioniSoggetti partecipanti
Impostealla Pubblica Amministrazione per i servizi prestati dall’impresa
+ oneri finanziariai finanziatori a titolo di capitale di debito
+ costi per il personaleai dipendenti per il lavoro prestato
+ ammortamenti, accantonamenti ai fondi rischi e oneri e alle riserveall’impresa per le funzioni di organizzazione e coordinamento delle attività produttive
+ dividendi distribuitiai soci portatori di capitale di rischio
+ interventi di solidarietà sociale, contributi e liberalitàalla collettività, su base volontaria
= Valore aggiunto globale lordo

Riprendiamo l’esercitazione.

Distribuzione del valore aggiunto tra gli stakeholder

Ammortamenti4.950 
Accantonamenti a fondi rischi e oneri3 
Svalutazione crediti20 
Accantonamento del 5% a riserva legale250 
Autofinanziamento (remunerazione per l’impresa)5.22317%
   
Dividendi (remunerazione al capitale di rischio)4.75016%
   
Costi del personale (remunerazione al personale)15.00050%
   
Interessi passivi netti (remunerazione netta al capitale di debito)6002%
   
Contributo al WWF (remunerazione alla collettività)270%
   
Imposte e tasse (remunerazione alla Pubblica amministrazione)4.50015%
   
Valore aggiunto globale lordo30.100100%
 La distribuzione del valore aggiunto nell’anno n 

Breve commento

La quota di valore aggiunto destinato ai lavoratori è aumentata di ….. euro (+…. %) rispetto all’anno n-1. Rispetto al totale del valore aggiunto prodotto, questa quota rappresenta il 50 % ed è composta da salari e stipendi (comprensivi dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro e dell’accantonamento al fondo di trattamento di fine rapporto).
La quota destinata agli azionisti è cresciuta di …… euro (+ … %) ed è pari al 16 % del totale. L’utile di esercizio è stato destinato a riserva per 250 e a dividendo per gli azionisti per 4750. Il 17 % del valore aggiunto creato nell’anno n è stato reinvestito all’interno dell’azienda. Questa quota, sostanzialmente stabile rispetto all’esercizio precedente, comprende principalmente gli ammortamenti degli investimenti fatti dall’azienda.
La quota di valore aggiunto distribuito ai finanziatori è stata pari a 600 (il 2 % del totale). Questa quota è composta per 620 da oneri finanziari e per 20 da proventi finanziari. La quota destinata alla Pubblica amministrazione (fisco) incide per il 15 % ed è relativa esclusivamente alle imposte dirette. Rispetto all’anno precedente il carico fiscale è risultato invariato. La quota di valore aggiunto destinata alla collettività è di 27: si tratta di un contributo alla locale sezione del WWF a sostegno di un progetto per il ripopolamento del muflone. Tale contributo incide per lo 0 % sulla destinazione del valore aggiunto.

Archiviato in:Content

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Articoli Recenti

  • Cos’è la Lean Production
  • Prestiti e Mutui: Convenienza e Tassi
  • Carte di Credito Revolving: cosa Sono e Come funzionano
  • Bonus Partite IVA INPS: Requisiti e Novità
  • BlockChain: Cos’è e Come Funziona, Vantaggi ed Utilizzo
  • CRO Bonifico Bancario: Cos’è, a Cosa Serve, Dove si Trova, differenza con il TRN
  • Codice Bic/Swift: Cos’è e Come Funziona, a Cosa Serve, Dove si Trova
  • Crollo del prezzo del Petrolio degli ultimi mesi: Cause e Considerazioni
  • Ecobonus 110 per Cento 2020 sulle Ristrutturazioni: Come Funziona, Requisiti, Fotovoltaico, Caldaia
  • Bonus Vacanze 2020: Requisiti Reddito Isee, Come Funziona e Come Richiederlo

Footer

© www.economia-aziendale.it – Cookie Policy – Privacy Policy – Note Legali

Copyright © 2023 · Metro Pro on Genesis Framework · WordPress · Accedi